Dati e connettività

Apri documento/programma

Questa azione fornisce un'interfaccia con un'applicazione esterna e la apre usando una riga di comando.

Le applicazioni esterne possono eseguire operazioni di elaborazione aggiuntive e rimandare il risultati a NiceLabel 10. Questa azione consente NiceLabel Automation di legarsi a software di terze parti in grado di eseguire alcune elaborazioni di dati aggiuntive o acquisire dati. Il software esterno può fornire una risposta di dati salvando gli stessi in un file, da dove possono essere letti come variabili.

Nota

NiceLabel Automation viene eseguito come un'applicazione di servizio e non può interagire con il desktop, anche se viene eseguito con i privilegi dell'utente attualmente registrato. Microsoft ha impedito tale interazione per motivi di sicurezza.

Ciò significa che l'azione Apri documento/programma in NiceLabel Automation può aprire solo i programmi eseguiti in background.

È possibile inviare i valori delle variabili al programma elencandoli nella riga di comando tra parentesi quadre.

C:\Applications\Processing.exe [variable1] [variable2]
UUID-5d28e5a1-7881-3792-3aca-f065586a3897.png

Nota

Usando questa azione nelle soluzioni NiceLabel 10, è possibile aprire pagine Web o creare messaggi e-mail direttamente dai moduli. Vedere la sezione Creazione di collegamenti ipertestuali e invio di e-mail sul modulo nella Guida dell'utente di NiceLabel 10.

Il gruppo File definisce il file da aprire.

  • Nome file: posizione e nome del file o dell'applicazione da aprire.

    Il nome del file selezionato può essere hardcoded e ogni volta verrà usato lo stesso file. Se è definito solo un nome file senza percorso, viene usata la cartella con il file di configurazione (.MISX) NiceLabel Automation. È possibile usare il riferimento relativo al nome di file, nel quale la cartella con il file .MISX viene usata come cartella principale.

    Origine dati: attiva il nome di file di variabile. Selezionare una variabile contenente il percorso e/o il nome di file oppure combinare più variabili che creano il nome di file. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Uso di valori composti nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

    Nota

    Usare la sintassi UNC per le risorse di rete. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Accesso alle risorse di rete condivise nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

Il gruppo Opzioni di esecuzione imposta i dettagli di apertura del programma.

  • Aspettare la terminazione: specifica che l'esecuzione dell'azione deve attendere il completamento di questa azione, prima di continuare con l'azione pianificata successiva.

    Suggerimento

    Attivare questa opzione se l'azione che segue dipende dal risultato dell'applicazione esterna.

Salva dati su file

Questa azione salva in un file selezionato il valore della variabile o altri flussi di dati (come i dati binari). Il servizio NiceLabel Automation deve avere accesso in scrittura alla cartella definita.

Il gruppo File definisce il file da aprire.

  • Nome del file: posizione del file da aprire all'interno di questa azione.

    Percorso e nome file possono essere hardcoded e ogni volta verrà usato lo stesso file. Se è definito solo un nome file senza percorso, viene usata la cartella con il file di configurazione (.MISX) NiceLabel Automation. È possibile usare il riferimento relativo al nome di file, nel quale la cartella con il file .MISX viene usata come cartella principale.

    Origine dati: attiva il nome di file di variabile. Selezionare una variabile contenente il percorso e/o il nome di file oppure combinare più variabili che creano il nome di file. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Uso di valori composti nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

Il gruppo Se il file esiste gestisce le opzioni nel caso in cui il file esista già.

  • Sovrascrivi il file: sovrascrive i dati esistenti con i nuovi dati. Il vecchio contenuto va perduto.

  • Aggiungi dati al file: aggiunge i valori variabili ai file di dati esistenti.

Il gruppo Contenuto definisce quali dati verranno scritti nel file specificato.

  • Utilizza dati ricevuti dal trigger: i dati originali ricevuti dal trigger verranno salvati nel file. In pratica, questa opzione crea una copia dei dati in entrata.

  • Personalizzato: salva il contenuto disponibile nell'area del testo. Sono consentiti valori fissi, valori variabili e caratteri speciali. Per immettere variabili e caratteri speciali, fare clic sul pulsante freccia a destra dell'area di testo. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Combinazione di valori in un oggetto nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

  • Codifica: tipo di codifica per i dati inviati. Automatico definisce automaticamente la codifica. Se necessario, selezionare il tipo di codifica preferito dall'elenco a discesa.

Leggi dati da file

Questa azione legge il contenuto del nome file specificato e lo salva in una variabile. Può essere letto il contenuto di qualsiasi tipo di file, compresi i dati binari.

Di solito, il modulo Automation Builder riceve i dati per la stampa di etichette con un trigger. Es.: se si usa un trigger di file, il suo contenuto viene letto automaticamente e può essere analizzato dai filtri. Tuttavia, potrebbe essere opportuno escludere i filtri per ottenere dei dati esterni. Dopo aver eseguito questa azione e aver memorizzato i dati in una variabile, è possibile usare una qualsiasi delle azioni disponibili per usare i dati.

Questa azione è utile:

  • se si devono combinare i dati ricevuti dal trigger con i dati memorizzati in un file.

Avvertimento

Se si caricano i dati dai file binari (come immagine bitmap o file di stampa), assicurarsi che la variabile per memorizzare il contenuto letto sia definita come variabile binaria.

  • Quando si desidera scambiare i dati tra i trigger. Un trigger prepara i dati e li salva sul file (usando l'azione Salva dati su file), mentre l'altro trigger legge i dati.

Il gruppo File definisce il file dal quale leggere il contenuto.

  • Nome del file: posizione del file da leggere all'interno di questa azione.

    Percorso e nome file possono essere hardcoded e ogni volta verrà usato lo stesso file. Se è definito solo un nome file senza percorso, viene usata la cartella con il file di configurazione (.MISX) NiceLabel Automation. È possibile usare il riferimento relativo al nome di file, nel quale la cartella con il file .MISX viene usata come cartella principale.

    Origine dati: attiva il nome di file di variabile. Selezionare una variabile contenente il percorso e/o il nome di file oppure combinare più variabili che creano il nome di file. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Uso di valori composti nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

    Nota

    Usare la sintassi UNC per le risorse di rete. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Accesso alle risorse di rete condivise nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

Il gruppo Contenuto imposta i dettagli relativi al contenuto del file.

  • Variabile: variabile che memorizza il contenuto del file. È necessario definire almeno una variabile (esistente o appena creata).

  • Codifica: tipo di codifica per i dati inviati. Automatico definisce automaticamente la codifica. Se necessario, selezionare il tipo di codifica preferito dall'elenco a discesa.

    Nota

    La codifica non può essere selezionata se i dati vengono letti da una variabile binaria. In questo caso, la variabile contiene i dati così come sono.

Il gruppo Riprova in caso di errore definisce come deve continuare l'azione di esecuzione se il file specificato diventa inaccessibile.

Suggerimento

Il modulo Automation Builder potrebbe non essere più in grado di accedere al file, in quanto esso è bloccato da un'altra applicazione. Se un'applicazione scrive ancora i dati sul file selezionato e li tiene bloccati in modalità esclusiva, nessun'altra applicazione può aprirli contemporaneamente, nemmeno per la lettura. Altre cause possibili di nuovi tentativi di azione: il file non esiste (ancora), la cartella non esiste (ancora) oppure l'utente del servizio non dispone dei privilegi di accesso al file.

  • Tentativi di prova: definisce il numero di tentativi di accesso al file. Se il valore è impostato su 0, non viene effettuato nessun nuovo tentativo.

  • Intervallo tentativi: l'intervallo di tempo tra i singoli tentativi, in millisecondi.

Elimina file

Questa azione elimina un file selezionato da un'unità disco.

Il modulo NiceLabel Automation viene eseguito come servizio sotto un account utente Windows definito. Assicurarsi che l'account disponga delle autorizzazioni per eliminare il file in una cartella specificata.

Il gruppo File imposta i dettagli relativi al file.

  • Nome del file: il nome del file da eliminare. Nome del file può essere hardcoded. Origine dati definisce dinamicamente il valore Nome file usando una variabile esistente o appena creata.

    Percorso e nome file possono essere hardcoded e ogni volta verrà usato lo stesso file. Se è definito solo un nome file senza percorso, viene usata la cartella con il file di configurazione (.MISX) NiceLabel Automation. È possibile usare il riferimento relativo al nome di file, nel quale la cartella con il file .MISX viene usata come cartella principale.

    L'opzione Origine dati attiva il nome di file di variabile. Selezionare un'unica variabile contenente il percorso e/o il nome di file oppure combinare più variabili che creano il nome di file. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Uso di valori composti nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

    Nota

    Usare la sintassi UNC per le risorse di rete. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Accesso alle risorse di rete condivise nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

Esegui istruzione SQL

Questa azione invia i comandi SQL a un server SQL connesso e raccoglie i risultati. Usare i comandi SELECT, INSERT, UPDATE e DELETE.

Usare l'azione Esegui istruzione SQL per raggiungere questi due obiettivi:

  • Ottenere dati aggiuntivi da un database: nel modulo Automation Builder un trigger riceve i dati per la stampa di etichette, ma non tutti i valori necessari. Ad esempio, un trigger riceve i valori per ID prodotti e Descrizione, ma non per Prezzo. Il valore per Prezzo va cercato nel database SQL.

    Esempio di codice SQL:

    SELECT Price FROM Products
    WHERE ID = :(Product ID)

    L'ID è il campo nel database, Product ID è una variabile definita nel trigger.

  • Aggiornare o eliminare i record nel database: dopo che un'etichetta è stata stampata, aggiornare il record di database e inviare un segnale al sistema in cui si informa che quel record particolare è già stato elaborato.

    Esempio di codice SQL:

    Impostare il valore del campo di tabella AlreadyPrinted su True per il record elaborato correntemente.

    UPDATE Products
    SET AlreadyPrinted = True
    WHERE ID = :(Product ID)

    Oppure, eliminare il record corrente da un database, in quanto esso non è più necessario.

    DELETE FROM Products
    WHERE ID = :(Product ID)

    L'ID è il campo nel database, Product ID è una variabile definita nel trigger.

Nota

Per usare il valore di una variabile all'interno dell'istruzione SQL è necessario inserire i due punti (:) davanti al suo nome. Questo segnala che i nomi di una variabile seguono.

Importante

Quando si crea la soluzione con una connessione al database, usare le variabili prompt sulle etichette invece dei campi del database.

Utilizzare gli stessi nomi per le variabili prompt definite per i campi del database, per esempio:

Campo del database: food_products_1c.ProdCode

Variabile prompt sull’etichetta: ProdCode

NiceLabel quindi mappa automaticamente le variabili corrispondenti con i campi del database.

Il gruppo Connessione al database definisce la connessione al database che sarà usata per l'istruzione.

Suggerimento

Prima di poter inviare l'istruzione SQL a un database, impostare la connessione ad esso. Fare clic sul pulsante Definisci e seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo. È possibile connettersi a un'origine dati controllabile con i comandi SQL, quindi non è possibile usare file di testo (CSV) o file Excel.

Il gruppo Istruzione SQL definisce un'istruzione o una query SQL da eseguire.

Suggerimento

Le istruzioni di Data Manipulation Language (DML) sono consentite per eseguire query sulle tabelle di database esistenti.

Usare istruzioni SQL standard, come SELECT, INSERT, DELETE e UPDATE, tra cui unioni, funzioni e parole chiave. Le istruzioni del linguaggio DDL usate per creare database e tabelle (CREATE DATABASE, CREATE TABLE) o per eliminarli (DROP TABLE) non sono consentite.

  • Prova: apre la sezione Anteprima dati. L'opzione Simula esecuzione (selezionata per impostazione predefinita) prova l'esecuzione delle istruzioni SQL. Fare clic su Esegui per eseguire la simulazione.

    Suggerimento

    La sezione Anteprima dati consente di provare l'esecuzione dell'istruzione SQL su un set di dati live. Per proteggere i dati contro gli aggiornamenti accidentali, assicurarsi che l'opzione Simula esecuzione sia attivata. Le istruzioni INSERT, DELETE e UPDATE verranno aggiornate. Ciò consente di ottenere informazioni su quanti record saranno interessati, dopodiché tutte le transazioni verranno invertite.

    Se si usano le variabili di trigger nell'istruzione SQL, sarà possibile immettere i loro valori per l'esecuzione del test.

  • Inserisci origine dati: inserisce le variabili predefinite o appena create in un'istruzione SQL.

  • Esporta/Importa: consente l'esportazione e l'importazione delle istruzioni SQL in/da un file esterno.

  • Modalità di esecuzione: specifica la modalità di esecuzione esplicita dell'istruzione SQL.

    Suggerimento

    Nei casi di query SQL complesse, diventa sempre più difficile determinare automaticamente l'azione presupposta. Se la logica incorporata evidenzia dei problemi di identificazione dell'intento, selezionare manualmente l'azione principale.

    • Automatico: determina automaticamente l'azione.

    • Restituisce un insieme di record (SELECT): riceve il set di dati con i record.

    • Non restituisce il set di record (INSERT, DELETE, UPDATE): usare questa opzione se si sta eseguendo una query che non restituisce i record. Inserire nuovi record, eliminare o aggiornare i record esistenti. Il risultato è una risposta di stato la quale indica che il numero di righe è stato interessato dalla query.

  • Timeout esecuzione: consente di definire il ritardo di invio dei comandi al server SQL. Utilizzare il timeout di esecuzione se si inviano più comandi SQL consecutivi che richiedono tempi di elaborazione più lunghi.

    Digitare la durata del timeout richiesta in secondi. Per impostazione predefinita, la durata del timeout di esecuzione è di 60 sec. Se si desidera che il fornitore del database definisca il timeout, digitare 0 s.

Il gruppo Risultato consente di impostare il modo in cui deve venire memorizzato il risultato dell'istruzione SQL e di definire l'iterazione dell'azione.

  • Salva risultato su variabile: seleziona o crea una variabile per memorizzare il risultato dell'istruzione SQL. Questa opzione dipende dalla Modalità di esecuzione selezionata.

    • Risultato dell'istruzione SELECT. Dopo aver eseguito un'istruzione SELECT, il risultato è un set di dati di record. Si riceve un contenuto di testo in formato CSV. La prima riga contiene i nomi di campo restituiti in un risultato. Le righe successive contengono record.

      Nota

      Per estrarre i valori dal set di dati restituito e usarli in altre azioni, definire ed eseguire l'azione Usa filtro dati sul contenuto di questa variabile (questa azione è disponibile in Automation Builder).

    • Risultato delle istruzioni INSERT, DELETE e UPDATE. Se si usano le istruzioni INSERT, DELETE e UPDATE, il risultato è un numero che indica il numero di record interessati nella tabella.

  • Ripeti per ciascun record. Se l'opzione è attivata, NiceLabel aggiunge automaticamente una nuova azione Per tutti i record. Scoprire di più su questa azione in un argomento dedicato.

    Nota

    La mappatura automatica è attivata. L'azione Per tutti i record non può essere eliminata.

    Campo del database: food_products_1c.ProdCode

    Variabile prompt sull’etichetta: ProdCode

Il gruppo Riprova in caso di errore consente di configurare l'azione per riprovare in continuazione a stabilire la connessione a un server di database nel caso in cui il primo tentativo non abbia successo. Se l'azione non riesce a connettersi entro il numero di tentativi definito, viene segnalato un errore.

  • Tentativi di prova: specifica il numero di tentativi di connessione al server di database.

  • Intervallo tentativi: specifica il lasso di tempo che trascorre tra singoli tentativi.

Esempio 64. Esempio

Si desidera stampare etichette con dati dal database food_products_1c ma solo record con valore di campo predefinito UseBy.

Definire il valore UseBy con variabile ProdUser. In questo caso, il valore ProdUser è "3".

Dopo che ogni etichetta è stata stampata, NiceLabel scrive i valori del database in un file di testo sul disco. Utilizzare le seguenti azioni:

UUID-a1e224b3-86fe-ca30-7a64-e0d749b9e2ae.png
UUID-bb85b16f-5c88-d990-f2c4-31e95428959a.png

Vengono stampate solo le etichette il cui valore UseBy è uguale a "3" e i valori vengono scritti in un file di testo:

UUID-637fe74b-7603-a307-be15-a9e8afba04f5.png

Invia dati alla porta TCP/IP

Questa azione invia i dati a qualsiasi dispositivo esterno che supporti una connessione TCP/IP su un numero di porta predefinito.

Invia dati alla porta TCP/IP stabilisce la connessione a un dispositivo, invia i dati e interrompe la connessione. La connessione e la comunicazione sono disciplinati dall'handshake tra client e server al momento dell'avvio o dell'interruzione della connessione TCP.

Il gruppo Impostazioni connessione consente di impostare i dettagli della connessione.

  • Rispondi al mittente: consente di inviare una risposta diretta al socket dal quale hanno origine i dati del trigger. Usare questa opzione per fornire feedback sul processo di stampa.

    Nota

    Questa opzione è disponibile in NiceLabel Automation.

    I prerequisiti per l'impostazione Rispondi al mittente sono:

    • L'utente remoto non chiude il canale di comunicazione, una volta che il messaggio viene consegnato.

    • L’azione Invia dati alla porta TCP/IP è usata all'interno del trigger Server TCP/IP.

    • Non configurare l’evento di esecuzione nel trigger Server TCP/IP come Quando il client si disconnette.

  • Destinazione (Indirizzo IP:porta): indirizzo di destinazione e porta del server TCP/IP. Impostare come hardcoded i parametri di connessione e usare il nome host o l'indirizzo IP fisso oppure usare parametri di connessione variabili facendo clic sulla freccia destra e selezionando una variabile predefinita. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Combinazione di valori in un oggetto nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

    Esempio 66. Esempio

    Se il valore hostname della variabile fornisce il nome del server TCP/IP e il valore port della variabile fornisce il numero di porta, immettere il seguente parametro per la destinazione:

    [hostname]:[port]


  • Ritardo disconnessione: prolunga la connessione con il socket di destinazione per gli intervalli di tempo definiti dopo che i dati sono stati consegnati. L'elaborazione dei dati richiede un tempo maggiore per l'elaborazione dei dati. Inserire manualmente il valore del ritardo oppure fare clic sulle frecce per aumentarlo o diminuirlo.

  • Salva risposta dati in una variabile: seleziona o crea una variabile che memorizza la risposta del server. Qualsiasi dato ricevuto dal server TCP/IP dopo che il "ritardo disconnessione" è memorizzato in questa variabile.

Nota

L’azione Invia dati alla porta TCP/IP viene eseguita su Web Printing Server e non su Web Printing Client.

Se si utilizza Invia dati alla porta TCP/IP in NiceLabel Web Client e si desidera eseguire localmente (ignorando il Web Printing Server), aggiungere il prefisso "LOCAL_" al nome dell'azione.

_LOCAL_04.png

Il gruppo Contenuto definisce il contenuto da inviare a un server TCP/IP.

Suggerimento

È possibile usare contenuto fisso, una miscela di contenuto fisso e variabile oppure solo contenuto variabile. Per immettere contenuto variabile, fare clic sul pulsante con la freccia a destra dell'area dei dati e inserire una variabile dall'elenco. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Combinazione di valori in un oggetto nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

  • Dati: contenuto da inviare in uscita

  • Codifica: tipo di codifica per i dati inviati. Automatico definisce automaticamente la codifica. Se necessario, selezionare il tipo di codifica preferito dall'elenco a discesa.

Invia dati alla porta seriale

Questa azione invia i dati a una porta seriale. Consente di comunicare con dispositivi della porta seriale esterna.

Suggerimento

Assicurarsi che le impostazioni della porta corrispondano a entrambe le estremità, nell'azione configurata e nel dispositivo della porta seriale. La porta seriale può essere usata da un'unica applicazione nel sistema. Per usare con successo la porta da questa azione, nessun'altra applicazione può usare la porta contemporaneamente, nemmeno un driver della stampante.

Il gruppo Porta definisce la porta seriale.

  • Nome porta: nome della porta alla quale si connette il dispositivo esterno. Può trattarsi di una porta COM hardware oppure di una porta COM virtuale.

Il gruppo Impostazione porta definisce le impostazioni di connessione aggiuntive della porta.

  • Bit al secondo: velocità usata dal dispositivo esterno per comunicare con il PC. L'alias tipico usato con l'impostazione è "velocità di trasmissione". Selezionare il valore dal menu a discesa.

  • Bit di dati: numero di bit di dati in ciascun carattere. 8 bit di dati sono usati praticamente sempre nei dispositivi più recenti. Selezionare il valore dal menu a discesa.

  • Parità: metodo di rilevamento degli errori in una trasmissione. L'impostazione di parità più comune è "nessuno", con il rilevamento degli errori gestito da un protocollo di comunicazione (controllo di flusso). Selezionare il valore dal menu a discesa.

  • Bit di stop: blocca i bit inviati alla fine di ciascun carattere, consentendo all'hardware del segnale ricevente di rilevare la fine di un carattere e di risincronizzarlo con il flusso di caratteri. Di solito i dispositivi elettronici utilizzano un singolo bit di stop. Selezionare il valore dal menu a discesa.

  • Controllo flusso: la porta seriale può usare segnali di interfaccia per effettuare una pausa e riprendere la trasmissione dei dati.

Il gruppo Contenuto definisce il contenuto da inviare alla porta seriale.

Suggerimento

È consentito contenuto fisso, una miscela di contenuto fisso e variabile oppure solo contenuto variabile. Per immettere contenuto variabile, fare clic sul pulsante con la freccia a destra dell'area dei dati e inserire una variabile dall'elenco. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Combinazione di valori in un oggetto nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

  • Dati: contenuto da inviare in uscita

Leggi i dati dalla porta seriale

Questa azione raccoglie i dati ricevuti tramite la porta seriale (RS-232) e li salva in una variabile selezionata. Usare questa azione per comunicare con dispositivi muniti di una porta seriale esterna.

Il gruppo Porta definisce la porta seriale.

  • Nome porta: nome della porta alla quale si connette un dispositivo esterno. Può trattarsi di una porta COM hardware oppure di una porta COM virtuale.

Il gruppo Impostazione porta definisce le impostazioni di connessione aggiuntive della porta.

  • Bit al secondo: velocità usata da un dispositivo esterno per comunicare con il PC. L'alias tipico usato con l'impostazione è "velocità di trasmissione".

  • Bit di dati: specifica il numero di bit di dati in ciascun carattere. 8 bit di dati sono usati praticamente sempre nei dispositivi più recenti.

  • Parità: specifica il metodo di rilevamento degli errori in una trasmissione. L'impostazione di parità più comune è "nessuno", con il rilevamento degli errori gestito da un protocollo di comunicazione (controllo di flusso).

  • Bit di stop: blocca i bit inviati alla fine di ciascun carattere, consentendo all'hardware del segnale ricevente di rilevare la fine di un carattere e di risincronizzarlo con il flusso di caratteri. Di solito i dispositivi elettronici utilizzano un singolo bit di stop.

  • Controllo flusso: la porta seriale può usare segnali di interfaccia per effettuare una pausa e riprendere la trasmissione dei dati.

Esempio 69. Esempio

Un dispositivo lento potrebbe richiedere l'esecuzione dell'handshaking con la porta seriale per indicare che i dati devono essere messi in pausa mentre i processi del dispositivo ricevevano i dati.


Il gruppo Opzioni include le seguenti impostazioni:

  • Ritardo lettura: ritardo opzionale quando si leggono i dati dalla porta seriale. Dopo il ritardo viene letto l'intero contenuto del buffer della porta seriale. Inserire manualmente il ritardo oppure fare clic sulle frecce per aumentare o diminuire il valore.

  • Invia dati di inizializzazione: specifica la stringa che viene inviata alla porta seriale selezionata prima che i dati vengano letti. Questa opzione attiva l'azione di inizializzazione del dispositivo per fornire i dati. L'opzione può essere usata anche per inviare una domanda specifica al dispositivo e per ricevere una risposta specifica. Fare clic sul pulsante freccia per immettere caratteri speciali.

Il gruppo Estrazione dati definisce il modo in cui vengono estratte le parti definite dei dati ricevuti.

  • Posizione di avvio: posizione iniziale per l'estrazione dei dati.

  • Posizione finale: posizione finale per l'estrazione dei dati.

Il gruppo Risultato definisce una variabile per la memorizzazione dei dati.

  • Salva dati su variabile: selezionare o creare una variabile per memorizzare i dati ricevuti.

Invia dati a stampante

Questa azione invia i dati a una stampante selezionata. Essa consente di inviare flussi della stampante pregenerati a qualsiasi stampante disponibile.

Il modulo NiceLabel Automation utilizza il driver della stampante installato in modalità pass-through per poter inviare i dati alla porta di destinazione, come LPT, COM, TCP/IP o USB, alla quale è connessa la stampante.

Nota

Scenario possibile. I dati ricevuti dal trigger devono essere stampati sulla stessa stampante di rete, ma su modelli di etichetta diversi (file di etichetta .NLBL). La stampante può accettare i dati provenienti dalle varie workstation e di solito stampa i processi nell'ordine in cui vengono ricevuti. Il modulo Automation Builder invia ciascun modello di etichetta in un processo di stampa separato, consentendo a un'altra workstation di inserire il suo processo tra i processi creati nel modulo Automation Builder. Invece di inviare ciascun processo separatamente alla stampante, unire tutti i processi delle etichette (usando l'azione Reindirizza stampa su file), quindi inviare alla stampante un unico e "grande" processo di stampa.

Il gruppo Stampante seleziona la stampante.

  • Nome della stampante: nome della stampante alla quale inviare i dati. Selezionare la stampante nell'elenco a discesa dei driver stampante installati localmente, immettere un nome stampante personalizzato oppure definirlo dinamicamente usando una variabile esistente o appena creata.

Il gruppo Origine dati definisce il contenuto da inviare alla stampante.

  • Utilizza dati ricevuti dal trigger: vengono usati i dati ricevuti dal trigger. In questo caso, si desidera che il flusso della stampante ricevuto venga usato come input per il filtro. L'obiettivo consiste nel reindirizzarlo a una stampante senza apportare modifiche. Lo stesso risultato può essere ottenuto attivando la variabile interna DataFileName e usando il contenuto del file al quale essa si riferisce. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Uso di valori composti nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

  • Nome del file: percorso e nome del file del contenente un flusso della stampante. Il contenuto del file specificato viene inviato a una stampante. Selezionare Origine dati per definire dinamicamente il nome del file mediante un valore di variabile.

  • Variabile: variabile (esistente o nuova) contenente il flusso della stampante.

  • Personalizzato: definisce il contenuto personalizzato da inviare a una stampante. È consentito contenuto fisso, una miscela di contenuto fisso e variabile oppure solo contenuto variabile. Per immettere contenuto variabile, fare clic sul pulsante con la freccia a destra dell'area dei dati e inserire una variabile dall'elenco. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Combinazione di valori in un oggetto nella guida dell'utente di NiceLabel 10.

Richiesta HTTP

Enterprise.png

Questa azione invia i dati al server Web di destinazione usando il metodo HTTP selezionato. Sono consentiti gli schemi URI HTTP e HTTPS.

HTTP funziona come un protocollo di risposta alla richiesta nel modello di elaborazione client–server. In questa azione, NiceLabel 10 funge da client che comunica con un server remoto. Questa azione invia a un server un messaggio di richiesta HTTP selezionato. Il server restituisce un messaggio di risposta, il quale può contenere informazioni sullo stato di completamento della richiesta e può fornire anche il contenuto richiesto nel corpo del messaggio.

Il gruppo Impostazioni connessione imposta i parametri di connessione.

Nota

Questa operazione supporta il protocollo Internet versione 6 (IPv6).

  • Destinazione: indirizzo, porta e destinazione (percorso) del server Web.

    Suggerimento

    Se un server Web viene eseguito sulla porta 80 predefinita, ignorare il numero di porta. Impostare come hardcoded i parametri di connessione e usare un nome host o un indirizzo IP fisso. Usare un valore di variabile per definire dinamicamente questa opzione. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Uso di valori composti nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

    Esempio 72. Esempio

    Se il valore hostname della variabile fornisce il nome del server Web e il valore port della variabile fornisce il numero di porta, è possibile immettere i seguenti dati per la destinazione:

    [hostname]:[port]


  • Metodo richiesta: metodi di richiesta disponibili.

  • Timeout: durata del timeout (in ms) durante il quale è necessario stabilire la connessione al server e la risposta ricevuta.

  • Salva lo stato della risposta su variabile: variabile per memorizzare il codice di stato ricevuto dal server.

    Suggerimento

    Il codice di stato nell'intervallo 2XX è un codice di successo. La risposta comune "OK" è il codice 200. I codici 5XX sono errori del server.

  • Salva risposta dati in una variabile: variabile per memorizzare i dati ricevuti dal server.

Il gruppo Autenticazione consente di proteggere la connessione al server Web.

  • Abilita autenticazione di base: consente di immettere le credenziali necessarie per connettersi al server Web. Nome utente e password possono essere fissi o forniti mediante una variabile.

Nota

L'autenticazione base (BA) HTTP utilizza intestazioni HTTP standard statiche. Il meccanismo BA non fornisce nessuna protezione della riservatezza per le credenziali trasmesse. Esse vengono semplicemente codificate con Base64 in transito, ma non crittografate o contrassegnate dal simbolo hash in alcun modo. L'autenticazione base va usata su HTTPS.

  • Mostra password: disabilita il mascheramento dei caratteri della password.

Nota

L’azione Richiesta HTTP viene eseguita su Web Printing Server e non su Web Printing Client.

Se si utilizza Richiesta HTTP in NiceLabel Web Client e si desidera eseguire localmente (ignorando il Web Printing Server), aggiungere il prefisso "LOCAL_" al nome dell'azione.

_LOCAL_05.png

Il gruppo Contenuto definisce il contenuto da inviare a un server Web.

  • Dati: contenuto da inviare in uscita È consentito contenuto fisso, una miscela di contenuto fisso e variabile oppure solo contenuto variabile. Per immettere contenuto variabile, fare clic sul pulsante con la freccia a destra dell'area dei dati e inserire la variabile dall'elenco. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Combinazione di valori in un oggetto nella guida dell'utente di NiceLabel 10.

  • Codifica: tipo di codifica per i dati inviati.

    Suggerimento

    Automatico definisce automaticamente la codifica. Se necessario, selezionare il tipo di codifica preferito dall'elenco a discesa.

  • Tipo: proprietà del tipo di contenuto del messaggio HTTP. Se non è selezionato nessun tipo, verrà usato il tipo predefinito application/x-www-form-urlencoded. Se non è elencato un tipo appropriato, definirne uno personalizzato o impostare una variabile che lo definirebbe automaticamente.

Le Intestazioni HTTP aggiuntive sono richieste da determinati server HTTP (specialmente per i servizi REST).

Nota

L'azione Richiesta HTTP utilizza già una chiave di sottoscrizione incorporata, quindi non è necessario inserire il valore Ocp-Apim-Subscription-Key in Intestazioni HTTP aggiuntive.

È necessario fornire il valore Ocp-Apim-Subscription-Key se si effettua una chiamata all'API Cloud da una non-NiceLabelapplicazione.

  • Intestazioni aggiuntive: intestazioni hardcoded o intestazioni ottenute da valori variabili. Per accedere alle variabili, fare clic sul piccolo pulsante freccia sul lato destro dell'area di testo. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Combinazione di valori in un oggetto nella guida dell'utente di NiceLabel 10.

    Alcuni server HTTP (specialmente per i servizi REST) richiedono l'inclusione nel messaggio di intestazioni HTTP personalizzate. Questa sezione consente di specificare l'intestazione HTTP necessaria.

    Le intestazioni HTTP vanno immesse usando la sintassi seguente:

    header field name: header field value

    Ad esempio, per usare i nomi di campo di intestazione Accept, User-Agent e Content-Type, si potrebbe usare quanto segue:

    Accept: application/json; charset=utf-8
    User-Agent: Mozilla/5.0 (Windows NT 6.3; WOW64) AppleWebKit/537.36 (KHTML, like Gecko) Chrome/31.0.1650.63 Safari/537.36
    Content-Type: application/json; charset=UTF-8

    È possibile impostare come hardcoded i nomi di campo dell'intestazione oppure ricavarne i valori dalle variabili di trigger. È possibile usare tutti i campi di intestazione personalizzati desiderati. A tal fine, è sufficiente posizionare ciascun campo di intestazione in una nuova riga.

    Nota

    Le intestazioni HTTP immesse escluderanno le intestazioni già definite altrove nelle proprietà dell'azione, come Content-Type.

Servizio web

Enterprise.png

Servizio Web è un metodo di comunicazione tra due dispositivi elettronici o istanze di software. Servizio web è definito come uno standard di scambio di dati. Esso utilizza il formato XML per taggare i dati, il protocollo SOAP è usato per trasferire i dati e il linguaggio WSDL per descrivere i servizi disponibili.

Questa azione si collega a un servizio Web remoto ed esegue i metodi su di esso. I metodi possono essere descritti come azioni che vengono pubblicate sul servizio Web. L'azione invia valori in entrata al metodo selezionato nel servizio Web remoto, raccoglie il risultato e lo salva nelle variabili selezionate.

Dopo aver importato il WSDL e aggiunto un riferimento al servizio Web, i suoi metodi vengono elencati nella casella combinata Metodo.

Nota

È possibile trasferire i tipi semplici sul servizio Web, come stringa, numero intero, booleano, ma non i tipi complessi. Il WSDL deve contenere una singola associazione.

Nota

Si prevede di stampare etichette di prodotti. Il trigger riceverebbe solo un segmento dei dati necessari. Es.: il trigger riceve il valore per ID prodotto e le variabili Descrizione, ma non per Prezzo. Le informazioni sul prezzo sono disponibili in un database a parte, accessibile tramite la chiamata al servizio Web. Servizio Web definisce la funzione usando una definizione WSDL. Ad esempio, l'input della funzione è ID prodotto e il suo output è Prezzo. L'azione servizio Web invia l'ID prodotto al servizio Web. Esso viene eseguito e genera una consultazione interna nel proprio database e, di conseguenza, fornisce la corrispondenza Prezzo. L'azione salva il risultato in una variabile, consentendo di utilizzarlo successivamente sull'etichetta.

Il gruppo Definizione Servizio Web include le seguenti impostazioni:

Nota

Questa operazione supporta il protocollo Internet versione 6 (IPv6).

  • WSDL: posizione della definizione WSDL.

    Di solito la definizione WSDL viene fornita dal servizio Web stesso. Normalmente, si immette il collegamento in WSDL e si fa clic su Importa per leggere la definizione. Per qualsiasi problema di recupero della definizione WSDL dalla risorsa online, salvarla in un file e immettere il percorso con il nome file per caricare i metodi dallo stesso. NiceLabel 10 rileva automaticamente se il servizio Web remoto usa un documento o la sintassi RPC e se comunica correttamente.

  • Indirizzo: indirizzo in cui viene pubblicato il servizio Web.

    Inizialmente, queste informazioni vengono recuperate dal WSDL, ma possono essere aggiornate prima dell'esecuzione dell'operazione. Questa possibilità risulta utile per gli ambienti di sviluppo/test/produzione divisi, in cui viene usato lo stesso elenco di azioni, ma con nomi di server diversi sui quali vengono eseguiti i servizi Web.

    È consentito contenuto fisso, una miscela di contenuto fisso e variabile oppure solo contenuto variabile. Per immettere contenuto variabile, fare clic sul pulsante con la freccia a destra dell'area dei dati e inserire la variabile dall'elenco. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Combinazione di valori in un oggetto nella guida dell'utente di NiceLabel 10.

  • Metodo: metodi (funzioni) che sono disponibili per un servizio Web selezionato. L'elenco viene automaticamente popolato dalla definizione WSDL.

  • Parametri: variabili di input e output per il metodo (funzione) selezionato.

    I parametri in entrata prevedono un input. Per eseguire test e risolvere problemi è possibile immettere un valore fisso e visualizzare un'anteprima del risultato sullo schermo. Normalmente, si selezionerebbe una variabile per il parametro in entrata. Il valore di tale variabile sarà usato come parametro di input. Il parametro in uscita fornisce il risultato della funzione. È necessario selezionare la variabile che memorizzerà il risultato.

  • Timeout: timeout dopo il quale viene stabilita la connessione a un server.

Nota

L’azione Servizio Web viene eseguita su Web Printing Server e non su Web Printing Client.

Se si utilizza Servizio Web in NiceLabel Web Client e si desidera eseguire localmente (ignorando il Web Printing Server), aggiungere il prefisso "LOCAL_" al nome dell'azione.

_LOCAL_06.png

Autenticazione consente l'autenticazione di base dell'utente. Questa opzione definisce le credenziali dell'utente necessarie per stabilire una chiamata in uscita a un servizio Web remoto.

  • Abilita autenticazione di base: abilita la definizione di nome utente e password che possono essere immessi manualmente o definiti da valori variabili. Selezionare Origini dati per selezionare o creare le variabili.

  • Mostra password: visualizza i caratteri mascherati relativi a nome utente e password.

    I dettagli sulla sicurezza sono disponibili nella sezione Protezione dell'accesso ai trigger nella guida dell'utente di NiceLabel Automation.

Il campo Anteprima dati consente di eseguire una prova del servizio Web.

  • Il pulsante Esegui esegue una chiamata al servizio Web.

    Invia i valori dei parametri in entrata al servizio Web e fornisce il risultato del parametro in uscita. Usare questa funzionalità per testare l'esecuzione di un servizio Web. È possibile immettere i valori per i parametri in entrata e visualizzare il risultato sullo schermo. Quando si è soddisfatti dell'esecuzione, sostituire il valore fisso immesso per il parametro in entrata con una variabile dall'elenco.